Romana Ambiente
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Analisi della qualità dell’aria tramite campionatori SAS (Surface Air System) per la determinazione della carica microbica.

 

Il Decreto legislativo sulla salute e sicurezza n. 81 del 9 aprile 2008, ha introdotto nell’allegato IV al punto 1.9 una serie di indicazioni sulla corretta gestione del microclima nei luoghi di lavoro, correlate a una serie di parametri ambientali che determinano il benessere termico del lavoratore (omeotermia dell’organismo).

 

I rischi che si corrono quando si lavora in ambienti confinati con temperature anomale e livelli di umidità superiori o inferiori al 40-60% sono in maggior parte a carico dell’apparato muscolo scheletrico e respiratorio.

 

Il benessere del lavoratore è assicurato dal controllo e la combinazione di alcuni parametri fondamentali:

  • temperatura dell’aria;
  • velocità dell’aria:
  • temperatura media radiante;
  • umidità relativa.

e sulla prevenzione dei rischi determinati da aria troppo secca o troppo umida, delta termico eccessivo tra temperatura interna e esterna e presenza di correnti d’aria.

Gli accorgimenti per prevenire i rischi da microclima insalubre sono:

  • l’uso di vestiario adeguato alle condizioni climatiche;
  • cicli di ricambi d’aria esterna in numero adeguato;
  • temperatura interna in inverno compresa tra i 18 e 20° C e in estate una temperatura interna inferiore al massimo di 7°C a quella esterna;
  • sistemi di ventilazione, riscaldamento o condizionamento dell’aria dotati di sistemi di controllo dell’umidità che in estate si deve mantenere tra il 40 e il 50%  e in inverno 40-60%;
  • una velocità dell’aria dei sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento aria inferiore a 0,15 metri al secondo:
  • verifica, manutenzione, pulizia, bonifica e sanificazione degli impianti aria effettuati in maniera corretta e regolare;
  • una valida organizzazione lavorativa tesa a limitare l’eccessiva permanenza dei lavoratori in ambienti troppo freddi o troppo caldi.

I valori ambientali corretti da applicare in un ambiente chiuso senza esposizione diretta alla luce solare sono:

  • in estate una temperatura tra i 24 e i 26°C, un’umidità relativa del 50-60% e una velocità dell’aria tra i 0,10-0,20 metri al secondo
  • in inverno una temperatura tra i 19-22°C, un’umidità relativa del 40-50% e una velocità dell’aria tra i 0,05-0,10 metri al secondo.

 

Di seguito il testo integrale del punto 1.9 dell’allegato IV:

1.9. Microclima

1.9.1. Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi

1.9.1.1. Nei luoghi di lavoro chiusi, è necessario far sì che tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente anche ottenuta con impianti di areazione.

1.9.1.2. Se viene utilizzato un impianto di aerazione, esso deve essere sempre mantenuto funzionante. Ogni eventuale guasto deve essere segnalato da un sistema di controllo, quando ciò è necessario per salvaguardare la salute dei lavoratori.

1.9.1.3. Se sono utilizzati impianti di condizionamento dell’aria o di ventilazione meccanica, essi devono funzionare in modo che i lavoratori non siano esposti a correnti d’aria fastidiosa.

1.9.1.4. Gli stessi impianti devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori.

1.9.1.5. Qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all’inquinamento dell’aria respirata deve essere eliminato rapidamente.

1.9.2. Temperatura dei locali

1.9.2.1. La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori.

1.9.2.2. Nel giudizio sulla temperatura adeguata per i lavoratori si deve tener conto della influenza che possono esercitare sopra di essa il grado di umidità ed il movimento dell’aria concomitanti.

1.9.2.3. La temperatura dei locali di riposo, dei locali per il personale di sorveglianza, dei servizi igienici, delle mense e dei locali di pronto soccorso deve essere conforme alla destinazione specifica di questi locali.

1.9.2.4. Le finestre, i lucernari e le pareti vetrate devono essere tali da evitare un soleggiamento eccessivo dei luoghi di lavoro, tenendo conto del tipo di attività e della natura del luogo di lavoro.

1.9.2.5. Quando non è conveniente modificare la temperatura di tutto l’ambiente, si deve provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate o mezzi personali di protezione.

1.9.2.6. Gli apparecchi a fuoco diretto destinati al riscaldamento dell’ambiente nei locali chiusi di lavoro di cui al precedente articolo, devono essere muniti di condotti del fumo privi di valvole regolatrici ed avere tiraggio sufficiente per evitare la corruzione dell’aria con i prodotti della combustione, ad eccezione dei casi in cui, per l’ampiezza del locale, tale impianto non sia necessario.

1.9.3 Umidità

1.9.3.1 Nei locali chiusi di lavoro delle aziende industriali nei quali l’aria è soggetta ad inumidirsi notevolmente per ragioni di lavoro, si deve evitare, per quanto è possibile, la formazione della nebbia, mantenendo la temperatura e l’umidità nei limiti compatibili con le esigenze tecniche.